L'adesione al Protocollo di Legalità rappresenta un'opportunità concreta per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli appalti dell'azienda. E' un Servizio funzionale alla gestione della Certificazione Antimafia. I soggetti attuatori di opere pubbliche adottano questi sistemi per garantire trasparenza sui lavori, fornendo alle prefetture un servizio puntuale ed efficace per effettuare controlli sulle imprese che operano nei cantieri.
Il nostro servizio risponde, in realtà, a tutti gli adempimenti previsti in un protocollo di legalità, in linea con le più recenti disposizioni.
I principali settori di rischio cui il Protocollo afferisce si identificano in:
- Ingerenza della criminalità
- Economia illegale
- Sicurezza
In particolare si gestiscono i seguenti aspetti:
- imprese e contratti
- avanzamento lavori
- condizioni di sicurezza dei cantieri
- rispetto dei diritti dei lavoratori
- forza lavoro presente in cantiere
- mezzi operanti in cantiere
- iter certificazione antimafia
Con il nostro supporto, le aziende committenti operano nel rispetto degli accordi sottoscritti, ma non solo: acquisiscono, infatti, anche una "visione" sui lavori altrimenti impossibile, scoprendo un nuovo approccio ai dati di cantiere. La figura del Security Manager funge da supervisore e garante del rispetto del Protocollo di Legalità.
Rischi per l'Azienda/Ente Pubblico
- Danni di immagine
- Blocco e/o sequestro di lavori/cantieri
- Danno economico
- Responsabilità penali con possibilità di commissariamento
Gli effetti
- promuovere e/o farsi partecipi di nuove proposte di legge in materia
- interfacciarsi con le istituzioni giudiziarie
- interfacciarsi con i livelli dirigenziali degli uffici pubblici locali e nazionali;
Il nuovo Decreto Semplificazioni 76/2020 rende più flessibile le “Verifiche Antimafia” che prevede, per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità, che il Ministero dell'Interno possa sottoscrivere Protocolli con Associazioni di Categoria e quindi estendere tramite le stesse la possibilità di accedere alla certificazione antimafia (Informativa/Comunicazione) anche ai privati. Mentre prima il ricorso alla certificazione antimafia era riservata solo alle stazioni appaltanti pubbliche, ora le Associazioni possono chiedere la documentazione antimafia per il privato associato. Laddove, dalle verifiche successive dovesse scaturire una Informazione interdittiva antimafia, i contratti o sub contratti verrebbero risolti di diritto.